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mercoledì 5 maggio 2010

Xª Flottiglia MAS

L'origine di questa gloriosa divisione della Regia marina italiana risali al 1915, quando vennero prodotte le MAS 1 e 2, l'acronico MAS vuol dire  Motobarca Armata SVAN. Tali navi avevano una velocità di 20 nodi e una lunghezza di 15 metri, e vennero prodotti inizialmente dal cantiere navale veneziono SVAN e successivamente da altri contieri come l'Isotta fraschini e la FIAT e così l'acronimo MAS passò a significare Motobarca Armata Silurante oppure Motoscafi Anti Sommergibile. Il primo successo fu la Beffa di Buccardi che si svolse nella notte tra il 10 e l'11 febbrario del 18, nebba baglia di Buccari: 30 uomini sotto il comando del capitano di fregata Costanzo Ciano (in foto) e a bordo dei motoscafi vi era anche Gabriele d'Annunzio (il noto poeta) attaccarono il porto austriaco di Bakar (Buccari in italiano) dove vi erano diversi sottomarini austriaci, dato che venivano usato come postazioni fisse e non come siamo abituati a pensare, solo i tedeschi con le loro formazione a branchi di lupi introdussero pienamente il sommergibile come arma offensiva. L'azione non diede grossi risultati, ma fece emergere la totale mancanza di coordinamente nel sistema di vigilanza austriaco, dato che increduli del fatto che navi italiane fossero entrare nel loro porto, non spararono scambiandole, appunto, per navi austriache. Furono lanciati 6 siluri, 5 rimasero impigliati nelle reti poste a protezione del porto mentre uno esplose dando l'allarme. Anche se i MAS non fecero molti danni la vittoria venne ingigantita e diede nuovo slancio alle truppe che dopo la sconfitta di Caporetto erano allo sbando.


Nell'agosto 1917 la marina austro-ungarica dislocò due corazzate, la Wien e la Budapest, nel porto di Trieste per appoggiare dalla costa, se necessario, l'Imperial regio Esercito (l'esercito tedesco) nella sua avanzata in territorio italiano. La Marina italiana avrebbe potuto impegnare in battaglia le due navi, ma con il serio rischo che le corazzate nemica avrebbero potuto bombardare la città, si decise per l'utilizzo di due MAS.
Le siluranti salparono da Venezia alle 17:00 e vennero scortare dalle navi della marina e poi lasciare in prossimità delle corazzate alle ore 22:45, senza però essere individuate. Alle 2:32 partirono 4 siluri, i primi due dal primo MAS e glia altri dal secondo, dato che si erano divisi per colpire entrambe le navi, e fu grazie a questa gloriosa azione che riuscimmo ad affondare la corazzata Wien e danneggiando pesantemente la Budapest e assicurando così il controllo delle coste est ed impedendo il supporto delle cannoniere per eventuali teste di sbarco.


LA NASCITA DELLA X MAS



File:Maiale SLC.jpgNel periodo tra le due guerra i MAS vennero trascurati, ma nel '35 durante la guerra d'Etiopia due ufficiali italiani: Teseo Tesei ed Elios Toschi, misero le mani su un progetto che avrebbe colmato la disparità tra la nostra marina e la Royal Navy. Venne così costituita la gloriosa 1ª Flottiglia MAScomandata dal capitano di fregata Paolo Aloisi, incaricata di organizzare i mezzi d'assalto della Marina. Dall'idea dei due ufficiali nacqua il SLC, il Siluro a Lenta Corsa soprannominato poi "maiale", era un vero e proprio siluro che veniva guidato sott'acqua da due incursori che poi si allontanavano quando era in prossimità di esplodere. I primi attacchi furono disastrosi, ma nel 25 marzo del 1941 la decima affondò l'incrociatore York oltre ad altre navi nella baia di Suda, in creta. Venne effettuata dai nuovi MTM (nuova tipologia di motoscafi esplosivi).

VITTORIOSI AD ALESSANDRIA

L'azione più celebre fu quella nel porto di Alessandria d'egitto con l'affondamento delle corazzate inglesi Valiant e Queen Elizabeth e della petroliera Sagona. La notte del 3 dicembre il sommergibile Sciré comandato dal tenente di vascello Junio Valerio Borghese lasciò La Spezia per la missione G.A.3 (le prime due non ebbero esito positivo) il sottomarino lancio tre maiali il n 221, il 222 e il 223. Il primo distrusse la Valiant il secondo, costretto a navigare in superficie per un malessere di un incursore affondò la petroliera Sagona mentre l'ultimo distrusse la Queen Elizabeth. Winston CHurchill disse queste parole sull'azione dei nostri marinai

« ...sei Italiani equipaggiati con materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l'equilibrio militare in Mediterraneo a vantaggio dell'Asse. »




DOPO L'8 SETTEMBRE DEL '43

La decima mas di spezzo in due, una si sciolse completamente mentre l'altre continuò a combattere con gli alleati tedeschi difendendo gli interessi del paese dall'invasione degli anglo-americani. Senza alcun dubbio questi uomini furono degli eroi e fecero capire all'europa il nostro ingegno e la nostra ambizione, cosa che al giorno d'oggi è dimenticata anzi si tende a disprezzare ogni forma di organizzazione militare. Come disse il grande ammiraglio Paolo Thaon di Revel.


« ...In momenti così delicati è doveroso lasciare massima libertà alle coscienze, purché esse siano sinceramente rivolte al bene del Paese »


giovedì 8 aprile 2010

Famiglia ak

Poche armi nella storia sono state utilizzate tanto quando il leggendario ak47, noto come Kalashnikov, e i suoi successori. Sono stai prodotti circa 100milioni di esemplari ed è adottato in 50 paesi, inclusa l'Italia, la sua fantastica affidabilità l'ha resa l'arma preferita di molti soldati, infatti in vietnam come in iraq oggi molti soldati americani gettano i loro colt e preferiscono utilizzare gli ak.


Sturmgewehr44, la madre di ogni fucile d'assalto



La madre di ogni fucile moderno, come appunto l'ak 47, è stg44 (Sturmgewehr) tedesco, utilizzato su larga scala nelle ultime fasi del secondo conflitto mondiale da ogni reparto della wermatch e delle waffen ss nella strenua difesa del Reich, si dimostò un arma dalle doti eccezzionali, in grado di uccidere a più di 600 metri. La sua mortalità era dovuta alla pallottola calibro 7.62, studiata appositamente per tale arma. La sua storia fu molto burrascosa, dato che Hitler non aveva acconsentito la produzione di quest'arma venne batezzata mp42 e succesivamente mp43 e mp44, spacciandola per un mitra. L'arma si dimostrava efficacissima nel respingere gli agguerriti comunisti, ma alcuni generali, stanchi di ricevere l'arma con il contagoccie, fecero domanda al Fuher di aumentare la produzione. Hitler infuriato per non essere stato informato della produzione dovette però ammettere che l'arma era molto efficace e iniziò la produzione in massa; ma era troppo tardi, verso la fine del '44 le martoriate fabbriche tedesche non riuscivano più a soddisfare la macchina da guerra germanica. E così fu persa un altra occasione per ribaltare le sorti della guerra, e dopo le Ardenne nell'inverno del 44 niente poteva più salvare la Germania, neppure i gli ultimi jet m262 e gli imponenti panzerVI.


 Michail Kalašnikov l'uomo che creò una leggenda: L'ak47



Il sergente dei carristi Kalashnikov, riprese in mano il progetto dell'stg44 e, con qualche piccola miglioria, creò un arma che poteva assicurare al Cremlino la supremazia militare terrestre su tutto l'occidente. Come "la madre tedesca" l'ak47 spara gli efficacissimi 7.62, che hanno una fortissima energia cinetica e sono in grado di trapassare il keblar (modernissimo meteriale utilizzato nei giubbotti anti proiettili di tutto il mondo) a diverse centinaia di metri. 




Il fucile spara grazie ad un meccanismo di recupero gas. Dopo aver sparano il i gas vengono convogliati in un tubo sopra la canna, gli stessi poi spingono indietro il cane consentendogli di operare in semiautomatico e in automatico. La semplicità e l'ingegno del Kalashnikov lo rendono inceppabile, grazie all'enorme spazio vuoto tra i meccanismi di sparo che li consentono di accumulare ingenti quantità di sporcizia.
Dopo la caduta dell'URSS l'ak47, insieme alla sua versione migliorata l'AKM, divenne molto economica e facile da reperire per i paesi più poveri, ma anche le superpotenze, come l'America l'utilizzano.







L'ak74: nuova revisione


Nel 1974 venne presentata una nuova versione del vecchio 47, ciò che lo caraterizza questo nuovo modello è il nuovo proiettile, un 5,45x39mm. Una scelta molto controversia, perchè aumenta la precisione (è un proiettile molto simile a quelli sparati dalla famiglia colt). Un altro fatto importante è l'introduzione di uno spegni fiamma, che riduce la vampata del colpo.Anche se molto apprezzato la sua diffusione si vede maggiormente nei paesi più sviluppati, infatti in Africa rimangono sempre i vecchi ak47, sia perchè ne erano stati prodotti di più per armare l'Egitto nella guerra dei sei giorni, sia perchè i 7.62 sono più diffusi.  La versione può spettacolare di questo fucile è senza alcun dubbio quella rumena: L'aims. 


Vennero prodotte poi versioni più piccole con calci retrattili dette ak74s e ak74u, la versione più piccola con guancette dedicate.





RPK: mitragliatrice leggera per supporto diretto alle truppe sulla base dell'ak




L'RPK (Ruchnoy Pulemyot Kalashnikova=mitragliatrice portatile Kalashnikov) spara i diffusissimi 7.62 anche se dopo l'introduzione dell'ak74 venne creata una versione che potesse sparare i 5.45: RPK74. Venne costruito negli anni 60 per sostituire RPD, rispetto ad un normale ak47 venne ampliata la gittata dell'arma stessa e la cadenza di fuoco


GP30: Un lancia granate fantastico 
per un arma fantastica

Questo insolito lancia granate fu progetatto specificamente per la famiglia ak, contrariamente 
all'americano m203 non ha bossoli, infatti nella canna vieni inserita solo la granata 
da 40mm senza bossoli che posso intralciare il soldato in ambienti urbani


SVD: lo sniper degli spetsnaz

I combattimenti moderni richiedono una precisione in più, per evitare perdite civili; così gli ingegneri russi si misero all'opera per creare un fucile di precisione per i loro fanti. Fu volutamente creato sulla base dell'ak, che era molto famigliare ai soldati. La cartuccia venne rivista aumentando la precisione e la gittata dell'arma e inoltre un mirino telescopico eccezzionale la rende una delle armi preferite dalle forze speciali russe: gli spetsnaz